lunedì 12 settembre 2016

Ho nostalgia

La mia vita è un vero tormento, una tribolazione.
Al mattino mi sveglio e faccio fatica ad entrare nella realtà, a vivere come da troppo tempo vivo. Sembra tutto così fuori dalla mia portata, l'unica cosa che faccio è mangiare a casaccio, oltre che piangermi addosso e immaginare una mia vita se le cose andassero per il verso giusto, per il resto non c'è più niente che occupi la mia quotidianità. È come se avessi perso tutto, ciò che mi resta è solo il mio dolore, sempre lì ben saldo quasi a ricordarmi che ormai per me vivere equivale a soffrire, sopportare e rinunciare. Svegliarsi sta diventando sempre più pesante, è devastante avere la consapevolezza che anche il giorno che si prospetta non avrà un fine o uno scopo, e anche se volessi darglielo non ci riuscirei, sono maledettamente annullato dalla schiera dei miei problemi.

Mi manca non avere una vita, mi manca la solita routine fatta di scuola, casa e palestra, con hobby occasionali e hobby "classici", mi manca il sentirmi stimolato ai richiami della vita, non come ora che mi spavento e mi sento come un bambino in punizione ( una di quelle punizioni toste per intenderci ).
Ho nostalgia soprattutto del mio stato psicologico che, seppur sempre affranto e decisamente sotto i colpi del cattivo umore, sommariamente aveva una serenità di fondo, la quale mi permetteva di affrontare la giornata e di fare tutte quelle cose che mi piaceva fare.
Per non parlare della nostalgia che ho per il mio corpo, che iniziava a piacermi e sono sicuro che se avessi proseguito su una certa strada, mi sarebbe piaciuto sempre più.
Anche 3 mesi fa ero sotto i colpi di un disturbo alimentare molto agguerrito, ma riuscivo sempre a dire la mia a suo discapito in qualche modo, riuscivo sempre a spuntarla e a restare in una condizione di equilibrio tra il desiderato e l'effettiva realtà delle cose.  Come già ribadito più e più volte, il disturbo alimentare è probabilmente solo la manifestazione di una grande sofferenza, volendo dire un sintomo che però è grave a tal punto da diventare un problema a se stante. Molto probabilmente fino a 3 mesi fa riuscivo ancora a lenire tutto quel soffrire, a sormontare i miei mostri con la forza di volontà e la voglia di vivere, tutte belle cose eh? Purtroppo si è trattato di autodifese che non hanno retto a lungo perché non vedevo con chiarezza le cose, o meglio avevo paura di farlo.
Fino a poco tempo fa mi sono sempre ostinato a riconoscere che la faccenda non si limitava a un disturbo alimentare, non volevo credere che dietro tutto c'era un'orda sconfinata di tenebre e ombre pronte a tirarmi giù. Un errore enorme questo mio intravedere il nemico solo nel DCA, un errore a cui devo anche parte dei fallimenti dei precedenti percorsi psicologici/psicoterapeutici, in quanto i mezzi adottati erano inadeguati e comunque troppo deboli contro questa cosa che covo dentro. Tutto quello spirito di lotta, di intraprendenza e voglia di fare sono venuti meno come un castello fatto di carte, non poteva essere altrimenti d'altronde. Di quel castello di carte però ne sento la mancanza, era comunque una difesa, uno spiraglio di luce in quel vuoto buio e spaventoso. Riuscivo a vivere ecco il punto.
Poi... poi mi mancano tante altre piccole cose, oltre che la vita in senso lato e filosofico, cose che comunque rientrano nello stesso spazio. Ad esempio mi mancano i vecchi abiti che indossavo prima e che ora non posso indossare più perché un pò stretti; mi manca il mio essere narcisista allo specchio la mattina prima di andare a scuola, oh si, sprecavo più tempo a osservare ogni centimetro della mia faccia che a lavarmela; mi manca arrivare ai pasti e viverli con una certa normalità, come parte integrante ed essenziale della mia vita.
Ah quasi dimenticavo, anche il pesarmi al mattino e vedere l'ago della bilancia segnare un peso che mi andava a genio mi manca, forse una delle cose che mi manca di più. Che posso farci, io nella mia mente sono anoressico, magari non del tutto, ciòe solo orientato verso regimi alimentari ipocalorici, perché sostanzialmente la mia anoressia è durata davvero poco, per giunta ero già magro quando divenni anoressico e quindi non li devo a questa malattia i miei ottimi risultati ottenuti.

Per concludere questo post che secondo me è davvero acerbo e condito da stupidità, ciò che più mi manca e svegliarmi con la certezza di avere una vita appagante e soddisfacente, e non ve ne uscite con le solite cose che lodano "il vivere" incondizionatamente, perché danno solo fastidio, sono frecce che non centrano il bersaglio.

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